Lotto Soudal, Cras: “Mi manca Lambrecht, ma non sono il suo successore. Nel 2020 voglio fare un passo avanti”
Steff Cras vuole voltare pagina e rilanciare la propria carriera. Il nuovo acquisto della Lotto Soudal arriva nel suo nuovo team dopo due stagioni piuttosto deludenti con la Katusha-Alpecin. Colpa di numerosi infortuni e di una situazione in squadra non particolarmente rilassata, a causa delle poche vittorie e di qualche dissidio interno. Il classe ’96, considerato una delle migliori promesse belghe tra gli under 23, è intenzionato a dimostrare di meritare il suo posto tra i professionisti e di poter fare un salto di qualità. E i due anni presso la formazione belga saranno fondamentali per capire fino a dove può puntare.
Il 23enne ha parlato della sua nuova avventura e delle sue difficoltà nelle ultime stagioni in un’intervista a Nieuwsblad: “Voglio fare un altro passo avanti, perché sento di essermi fermato per un anno. Ho avuto una stagione difficile, con molta sfortuna e infortuni. Anche l’incertezza in Katusha sull’esistenza della squadra era fastidiosa. Non c’era una bella atmosfera in squadra. Ho anche dovuto correre troppe gare per gli infortuni di altri. Quindi ho continuato a correre sempre allo stesso livello e non sono riuscito a raggiungere il picco o ad avere un periodo di allenamento tranquillo. Avevo un possibile accordo per rimanere con l’Israel, ma alla fine la squadra non l’ha firmato. E ne sono stato contento, così ho potuto cercare un’altra squadra. Avevo diverse offerte, ma ho scelto la Lotto Soudal. Finisco in un gruppo in cui conosco molte persone, è un po’ come tornare a casa”.
Cras ha poi parlato del suo rapporto con Bjorg Lambrecht, amico tragicamente deceduto durante una tappa del Giro di Polonia 2019: “Penso spesso a lui, mi sarebbe piaciuto correre con lui in squadra. Prima del Giro di Polonia siamo andati a fare uno stage di allenamento insieme a Livigno. Rideva e mi diceva che forse avremmo corso insieme l’anno prossimo. Mi manca, era un vero amico. Ho fatto molte cose insieme a Bjorg: ricognizioni, stage, allenamenti. Ci sentivamo ogni settimana. Quello che gli è successo è un vero peccato. Farò del mio meglio per sostituirlo, ma non si può dire che sarò il suo successore. Siamo corridori simili, ma non uguali. Io sono più alto, lui era più bravo nelle classiche, con uno sprint esplosivo”.
Infine il belga ha fissato il suo calendario per il 2020: “Inizierò con la Challenge Mallorca, poi mi trasferirò negli Emirati Arabi per l’Uae Tour. Con la Vuelta a Catalunya voglio raggiungere il mio primo picco per le classiche belghe e il Giro di Romandia. Dopo un periodo di riposo, andrò al Giro del Delfinato e al Giro di Polonia per correre la Vuelta a España per il secondo anno consecutivo. La Lotto Soudal mi ha chiesto di curare la classifica nelle corse da una settimana: se tutto va bene, potrò provare anche a farla in un Grand Tour entro un paio d’anni. Ora devo correre in modo aggressivo e attaccare. Sono uno scalatore, ma ho ancora bisogno di una cronometro in un giro di una settimana per ottenere un buon risultato e guadagnare terreno sugli scalatori puri. Sono nel posto giusto e posso fare buoni progressi”.
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